INTERVENTO DI CONSOLIDAMENTO STATICO DEL RESTAURO DEL MUSEO DI SAN MICHELE ALL’ADIGE SULLA P.ED. 6/1 E 2/1 DEL C.C. DI S. MICHELE
Il progetto ha riguardato il consolidamento statico di una parte delle strutture del Museo degli “Usi e costumi della gente trentina” a San Michele all’Adige. Il fabbricato è composto da un agglomerato di corpi realizzati in diverse epoche che sono stati quasi completamente ristrutturati se si eccettua la parte di edificio rivolta ad est, di forma planimetrica triangolare, composta da una corte interna circoscritta da un porticato ad archi. La struttura dell’edificio oggetto di intervento è composta da tre livelli fuori terra e da un piano interrato.
Il primo piano sotto-strada ha riguardato un intervento su una parte limitata della struttura formata da cinque stanze di cui quattro con solaio ad avvolto realizzato in pietrame e malta ed uno in travetti di legno. La muratura dei setti verticali ed i relativi avvolti realizzati con elementi di grossa pezzatura, non presentavano alcun pregio artistico ma in compenso erano stabili e con un ridotto campo fessurativo concentrato in chiave alla volta.
Il solaio in legno risultava con pronunciata flessibilità a causa della impossibilità di un suo funzionamento “a lastra” e della mancanza di un efficace legame orizzontale con le strutture verticali. E’ stato quindi soggetto ad un intervento di sostituzione parziale degli elementi orizzontali lignei ed successivo irrigidimento degli stessi, mediante la tecnica del rinforzo strutturale, con l’uso di connettori in acciaio, che fa collaborare flessionalmente le preesistenti travi in legno con luna soletta di limitato spessore in calcestruzzo armato.
Il primo piano è formato da un porticato a corte con avvolti a crociera in buono stato di conservazione ben sostenuto dalle massicce murature verticali.
Per gli archi non è stato necessario predisporre elementi di rinforzo, quali catene di contrasto e di contenimento della spinta orizzontale, dato che le verifiche effettuate hanno evidenziato che le murature esistenti contrastavano con sufficiente forza la relativa spinta.
I solai orizzontali in legno, della parte di fabbricato rivolta ad est, hanno richiesto un intervento di consolidamento della soletta a causa della eccessiva flessione delle travi. I solai sono quindi stati risanati e rinforzati con la tecnica descritta sopra.
Al secondo piano, la copertura del porticato che circonda la corte dell’edificio risultava in buono stato di conservazione. Si è rilevato che le travi principali, che corrono parallele alla muratura, sono sostenute da mensole in legno sporgenti dalle pareti; le travi secondarie, anch’esse di forma regolare, correvano lungo la linea di massima pendenza a sostegno di un assito di legno e un manto di copertura in coppi di laterizio.
La copertura del corpo di fabbrica rivolto a sud, sostenuta da capriate composte da travi di grosso spessore di forma irregolare e sezione circolare, non presentava fenomeni di marcescenza del materiale (fenomeno causato dall’umidità o dalla presenza di tarli di vario genere). La copertura non presentava alcun cedimento flessionale, rassicurando sulla stabilità delle strutture portanti lignee ed in particolare del buon funzionamento della capriata che assorbe efficacemente le spinte dei puntoni impedendo spinte orizzontali sulle murature.
La parte di fabbricato da risanare del terzo piano, riguardava una zona della struttura posta in adiacenza alla chiesa sul lato est, raggiungibile mediante una piccola scaletta in legno di aspetto precario e con requisiti di provvisorietà.
In questa porzione di edificio è stato necessario provvedere alla sostituzione del solaio composto da travi in legno in avanzato stato di degrado a causa della mancata impermeabilizzazione della copertura.
La copertura non risultava eseguita a regola d’arte soprattutto in corrispondenza degli appoggi delle travi portanti che a volte erano immorsati nella muratura su capitelli provvisori e a volte in nicchie già preesistenti.
Il fenomeno prevalente era quello di un elevato deterioramento degli elementi lignei secondari a causa della umidità dovuta ad infiltrazioni di acqua e alla mancanza di manutenzione della copertura.
Le opere hanno riguardano quindi il rifacimento della copertura compresi gli elementi portanti, l’impermeabilizzazione ed il manto in coppi.